"Corsi e ricorsi storici"
A metà tra l’era Joseon e quella moderna, tra Spagna e
Seoul, tra la terra e il mare, tra una sirena e un uomo questa fantasy-romance
vi porterà in una fiaba, La Sirenetta? No, ma in un qualcosa di affine. Prendendo spunto dalla famosa fiaba si dipana un’altra fiaba piuttosto singolare.
In questa storia il destino ricongiungerà tutta una serie
di personaggi le cui vite sono inestricabilmente legate nel presente come nel
passato.
Gli eventi accaduti nell’epoca Joseon si ripeteranno
inesorabilmente uguali o qualcosa cambierà? È tutto destinato ad essere come è
stato o c’è la possibilità che qualcosa si modifichi? Perché lasciare ai
posteri il messaggio “Tutto si ripeterà. Quel malvagio destino si ripeterà.
Proteggi quella donna da quell’uomo malvagio.”
E cosa hanno in comune un capo villaggio dell’era Joseon,
autore del messaggio ai posteri, e un truffatore con una laurea in neuroscienze
e specializzato nell’ipnosi? Senza dubbio la donna amata, una sirena, e il
fatto che con i sogni hanno un legame l’uno col mondo dell’altro. Perché? È
tutto ancora da scoprire.
Riassunto in breve
del Primo Episodio
Epoca Joseon
Una sirena si spiaggia in una notte di tempesta. Viene
ritrovata da un signorotto locale che decide di farne un’attrazione, in vista
anche dell’arrivo di Kim Dam Ryeong, nominato di recente capo villaggio. L’uomo
vedendo la sirena incatenata ne ha compassione e la fa liberare. Nel momento in
cui la libera prima di prendere il largo la sirena porge la sua mano verso Dam
Ryeong e lui la stringe brevemente.
"Si dice che se una sirena stringe la mano di un umano
questa possa rubare la sua anima e cancellargli i ricordi."
Epoca moderna
Joon Jae è un truffatore ed insieme a Nam Doo e Tae Oh lo
vediamo all’opera in una truffa ai danni di una ricca signora, la quale non
gradendo affatto il raggiro subito decide di inviare dei sicari a prenderli
vivi o morti. Joon Jae, intanto, è volato a Maiorca (Spagna) ed è qui che fa la
conoscenza della sirena che si è introdotta furtivamente nella sua stanza
d’albergo in cerca di cibo. Dopo averlo steso varie volte Joon Jae riesce ad
avere la meglio sulla sconosciuta e la consegna alla polizia. Preso dai rimorsi
di coscienza, in fin dei conti quella ragazza non gli aveva rubato nulla e
soprattutto non gli sembrava star troppo bene con la testa, era muta e in più
era in possesso di un braccialetto che risulta autentico e vecchio di 400
anni e che, pertanto, varrebbe 6miliardi di won (forse più che la coscienza è
stato l’odore dei soldi a muoverlo, eh? Malpensanti xD)…decide di andare
a recuperarla alla stazione di polizia e di prendersene cura perché lei è come
una bimba, o meglio, come una minorata mentale ai suoi occhi. Cosa non si è
disposti a fare per un braccialetto! (Giusto per la cronaca… I siparietti
comici di lei che scopre il mondo e i suoi usi e costumi in fatto di cibo o di
semafori pedonali o di fazzolettini di carta sono indescrivibili, da vedere!)
La porta, quindi, in un centro commerciale, le compra un
vestito e delle scarpe che vi faranno inorridire (domanda sorge spontanea: ma
come si vestono i Coreani? Hanno una vaga idea di cosa sia lo stile e la moda?
Guardando il drama la risposta è chiara come la luce del sole T-T). Poi con un
gioco di prestigio degno di Casanova le sfila il braccialetto e la molla su un
divanetto vicino all’ascensore dicendole che tornerà. (Si, certo, come no… Aspetta
e spera nella vita vera… ma siamo in Dramaland e le persone, soprattutto quelle
che fanno i duri, hanno un cuore tenerissimo. Sono teneri come gli orsacchiotti
di peluche xD)
Lei lo attende per ore finché i dipendenti del centro
commerciale non la sbattono fuori perché passato da un pezzo l’orario di
chiusura.
Ritrovatasi all’ingresso, al freddo e alla pioggia si
accoccola speranzosa che Joon Jae torni da lei e la ritrovi. Intanto la
coscienza ha fatto il suo ed ecco che il nostro cavaliere di turno, Joon Jae,
le compare di fronte munito di ombrello, che prontamente porge verso di lei per
coprirle il capo. Felicissima di rivederlo gli tende il braccio e lui risponde
stringendole la mano.
L’epilogo non lo svelo o non ci sarebbe gusto. È bello
scoprirlo guardandolo.
Personaggi
Joon Jae è una
persona falsamente egoista. L’io è sempre al primo posto. È un truffatore con
questa filosofia di vita: “Proteggere se stessi prima degli altri, pensare e
preoccuparsi di se stessi prima degli altri, se uno ama qualcuno vuol dire che
ha perso, si è arreso, crederà a tutto ciò che l’altro gli dirà e questo non va
bene”… la penserà così anche dopo tanto tempo trascorso con colei che lui
stesso ha ribattezzato con il nome di Cheong Shim (=stupida)?
Dice di sé: “Sono una persona che mente, inganno la gente
e sottraggo loro denaro. Sono quel genere di persona. Questo è il mio segreto.”
Ma la verità è che non dice mai quello che vorrebbe dire
veramente, specie alle persone a cui tiene, e si arrabbia con se stesso,
riversando poi sugli altri la sua frustrazione, proprio per non essere in grado
di farlo.
La sua famiglia è composta dai suoi amici truffatori,
mentre quella naturale è un disastro, come in ogni drama coreano che si rispetti, però
glisso volutamente sui dettagli, chi vorrà vedrà...
Onesto a modo suo, odia i soprusi e non riesce a fare a
meno di aiutare una persona strana che non sa nulla di se stessa, neanche il
suo nome, e del mondo che la circonda. Le farà da balia, da mamma, le darà un
tetto sulla testa (la scusa sarà perché vuol capire cosa sia accaduto in Spagna
e perché non si ricorda di lei), la toglierà dai pasticci, le insegnerà cose,
ne sarà geloso, le si affezionerà e se ne innamorerà.
Una sua frase: “A cosa servono le promesse? Ad essere
mantenute”.
Cheong Shim è
come una tabula rasa. Ingenua, dalla forza sovrumana (anche se il suo punto debole sono le gambe), amante del cibo,
ostinata, impara in fretta ogni lezione che le si impartisce, destinata a breve
vita se il suo amore non sarà ricambiato, desiderosa di seguire Joon Jae e di
stargli accanto, ma per nulla propensa a dirgli la verità su chi è e su cosa
sia accaduto in Spagna, il che le conferisce il fascino del mistero, per quanto
sia in realtà la stramberia a prevalere. Con lei risate assicurate!
“Il mio segreto è che io sono molto diversa da te, sono
una sirena. Se scoprissi chi sono ne rimarresti sconvolto e saresti ferito e
spaventato. Mi lasceresti. Ecco perché sto facendo di tutto per non essere
scoperta. Le sirene hanno un potere speciale: con un bacio possono cancellare
se stesse dai ricordi di un essere umano. Così facendo la sirena scompare come
schiuma di mare dalla memoria dell’essere umano.”
Le sue lacrime sono preziose, si trasformano in perle…il
che potrebbe far gola a chiunque… ma non vi anticipo nulla.
È come una bimba che scopre il mondo a poco a poco e lo
fa con occhi puri. Si farà amica una bimba a cui aveva provato ad estorcere del
denaro (prima di comprendere cosa sia bene e cosa male), bimba in grado di sentire la
sua vera voce. L'altra sua amica sarà una barbona molto sui generis. Da loro imparerà diverse cose
sul mondo. Ci sarà anche un altro personaggio che la istruirà sulla sua vita da
terrestre, ma non svelerò di chi si tratta. Sappiate comunque che ogni
esperienza vissuta sarà per lei motivo di crescita interiore. Capirà il valore
dei ricordi, anche di quelli tristi, si ritroverà a diventare una fan accanita
di drama e a comportarsi in modo estremamente buffo in una situazione in
particolare che non vi svelo.
Una sua frase: “Per me l’amore vince su tutto.”
I cattivi
stavolta sono la matrigna di lui e il suo braccio destro. Lei è una
matrigna arcigna, falsa, subdola, calcolatrice, meschina, capace di spiare il
marito e di ordinare l’assassinio di persone scomode senza batter ciglio.
Lui, il suo braccio destro, ricercato dalla polizia, è un
uomo con problemi a controllare la rabbia. È un serial killer che uccide a
colpi di martellate, un criminale come pochi a piede libero e molto interessato
a Cheong Shim e a Joon Jae, guardando il drama capirete perché.
I loro corrispettivi dell’epoca Joseon erano una
concubina diabolica e un nobile corrotto che ha bramato la sirena sin da quando
l’ha catturata e che ha ordinato non pochi omicidi perpetrati grazie all’aiuto
della sua fida concubina.
Degli altri personaggi che popolano il mondo di questo drama non vi parlerò... vi lascio piuttosto, anche in questo caso, il piacere della scoperta.
The legend of the Blue Sea è un drama trasmesso dalla SBS
il mercoledì e il giovedì alle 22 e sarà composto da 20 episodi (dodici quelli
usciti sino ad ora). Nei giorni in cui è trasmesso è sempre sul podio tra i programmi
più visti.
La sceneggiatrice è un’altra sforna hit: Park Ji-Eun,
nota per You who came from the stars, con il quale i più attenti noteranno
qualche similitudine (e non parlo solo di alcuni attori…a buon intenditor poche
parole) e The Producers, e il regista è quello di The Painter of Wind,
Prosecutor Princess, City Hunter, Master’s Sun e Doctor Stranger.
Questa fantasy romance è stravagante e divertente, in
essa vi è un’alternanza perfetta di momenti buffi e momenti seri, di tristezza
e di dolcezza.
Gianna Jung è superlativa. Da muta è in grado di parlare
con gli occhi, con le espressioni del volto, con il corpo, con i gesti. È cangiante,
è capace, infatti, di mutare nel giro di un nanosecondo. Trasmette tutto senza
dire una parola. Ovviamente anche quando parla la bravura è notevole e quasi
offusca la recitazione degli altri. Non c’è paragone, è vero, però anche gli
altri, Lee Min Ho in primis, non se la cavano male. Come coppia non stonano e
nei siparietti comici sono ben affiatati.
Ingredienti del successo? L’ottima regia, derivante sicuramente dalla tanta esperienza anche in fatto di effetti speciali credibili, il montaggio curato (le scene del passato
che precedono quelle dell’era moderna e gli epiloghi finali, il cambio di rotta
dall’episodio 8 in poi e le scene finali dell’episodio 10 fanno emergere tutta la
maestria del Direttore del montaggio), le scenografie molto belle (sia per
l’epoca Joseon che per quella moderna), le musiche molto appropriate, la
sceneggiatura intelligente e la trama non proprio scontata e che si dipana a
poco a poco lasciando sempre viva l’attenzione dello spettatore che ad ogni
puntata si pone interrogativi che vedranno una risposta col procedere degli
episodi (d’altronde chi ha visto You Who Came from the Stars ha già avuto modo
di averne un saggio e di apprezzare la bravura di Park Ji Eun). Tutto ciò
contribuisce a fare di questo prodotto un prodotto che merita attenzione.
L’unica pecca, perché la pecca c’è, è rappresentata dalle mise
improponibili che rifilano a Gianna e non solo. Se riuscirete a chiudere un
occhio su questo The Legend of the Blue Sea sarà sicuramente un bel drama da
guardare sotto l’albero.
Lo trovate già sottotitolato a cura del J Otaku Fansub e
prossimamente lo troverete anche a cura del DramaMania.
Al prossimo consiglio e tanti auguri di buone feste ^-^
<3 alclea
Nessun commento:
Posta un commento